Lo sviluppo nel XIX° secolo

Questo secolo diede nuova linfa vitale a diversi progetti di calcolatrici meccaniche inventate nei secoli scorsi, grazie soprattutto allo sviluppo dell'industria meccanica. Arriviamo nel 1820 con Xavier Thomas de Colmar, che basandosi sul progetto di Leibniz, sviluppa e produce l'artimometro un tipo di calcolatrice che monopolizzerà tutto il secolo stesso.
Dobbiamo aspettare fino al 1884 quando Dorr Felt inventa la Comptometer, ovvero la prima vera addizionatrice che fa uso di tasti, per poi successivamente sviluppare la Comptograph, ovvero la prima calcolatrice scrivente e con scontrino, anche se ufficialmente è la calcolatrice di Burroughs, di qualche anno successivo, ad avere avuto l'invenzione dello scontrino.
In questi anni, molti altri inventori migliorarono le tecniche sviluppate nei secoli precedenti come Baldwin e Odhner che svilupparono delle calcolatrici basate sul progetto di Poleni, le quali ebbero un grandissimo successo nel secolo successivo.
L'800 fu un secolo degno di nota non solo per lo sviluppo delle calcolatrici meccaniche, ma anche per determinati tipi di calcolatrici molto vicino alla sviluppo dei primi calcolatori elettronici del secolo successivo, come la Difference Engine, sviluppata nel 1822 da Babbage basandosi sul progetto del 1786 di Muller, con la quale era possibile scrivere in modo automatico le tavole logaritmiche senza errori. Successivamente nel 1882, Hollerith del MIT realizzò la prima macchina calcolatrice elettrica basata su schede perforate.